Improvvisazioni in due atti

Teatro

Sabato 21 Aprile nella sala parrocchiale, messa gentilmente a disposizione dal Pfarrer Moll, dopo alcuni mesi di „lontananza“ il Gruppo Teatro dell’Improvvisazione di Zurigo ci ha regalato un’altra serata di allegria, spensieratezza e riflessione.
I componenti la Compagnia di Michele Minutillo in questo breve lasso di tempo é aumentata di numero rendendo lo spettacolo ancora più completo senza peraltro sovraffollare il palco.
La presentazione, fatta da Michele, é stata come sempre concisa ed esauriente. Lo scopo che il Teatro dell’Improvvisazione persegue é quello di mostrare, attraverso la mimica improvvisata, appunto, scene di vita vissuta la cui trama viene estratta dai racconti del pubblico presente in sala.
Sorprendentemente questa volta tra il pubblico c’erano numerosi bambini ed adolescenti che hanno attivamente partecipato alle domande che Michele poneva.
Titolo del primo racconto: Aldo che annega!
Dal pubblico presente si é offerta la signora Soccorso che ha raccontato della tragedia vissuta quando il suo bambino Aldo, di 18 mesi, cadde nel fiume Limmat e fu salvato da una sua zia che fortunatamente passava di li per caso. Anche se i dottori diagnosticarono che avrebbe sofferto menomazioni cerebrali oggi Aldo é un ragazzo sano, forte ed intelligente.
Il secondo racconto é titolato: Un giorno fortunato!
Questo episodio viene raccontato da Anna che sostituisce la mamma. Molti anni fa, durante gli anni di piombo, la mamma di Anna doveva prendere il treno dalla Sicilia per Milano. La notte prima della partenza sogna la nonna che gli dice di non prendere il primo treno per Milano bensì il secondo. Incredula, sale sul primo treno per Milano. Mentre il treno viaggia viene dato l’allarme bomba. Tutti i passeggeri vengono fatti scendere ed avviati verso la campagna. Effettivamente su quel treno fu trovata una bomba che sarebbe dovuta esplodere e fare una strage. Per fortuna anche questo episodio si risolse felicemente.
Il titolo del terzo racconto é: Sara di Torino ed il papà violento!
Sara racconta che aveva un papà burbero e severo. Quando studiava al liceo linguistico di Torino un giorno decise che, essendo un giorno di primavera pieno di fiori dai colori bellissimi, di marinare la scuola. Tornata a casa alla domanda del papà: „dove sei stata?“ lei rispose „a scuola“! In uno scoppio d’ira il papà gli diede un ceffone dicendogli: „se devi fare una cosa almeno fatti furba“! In questa frase era sottinteso che il papà pensava avesse fatto qualcosa di male. Sara rimase così male che non perdonò il papà: non per avergli dato un ceffone bensì per non aver avuto fiducia di lei.
Il titolo del quarto ed ultimo racconto é: Non tutto il male vien per nuocere!
Quanto segue ö stato raccontato da Michele, originario di Cuneo. Grande appassionato di moto, nel 1997, mentre faceva un giro con la moto di un suo cugino un’auto gli tagliò la strada. L’impatto fu violento e Michele, sbalzato di sella, „volò“ oltre l’auto atterrando malamente. Fu soccorso da una ragazza che, vedendolo in stato di choc, lo curò in modo professionale. Di questa soccorritrice non ha mai saputo il nome né chi fosse.
Al processo seguito all’incidente la sentenza fu a suo favore e gli fu  riconosciuto un’indennizzo. La somma ricevuta l’investì negli studi per conseguire la laurea. Oggi lavora a Zurigo come ingegnere informatico e gode ottima salute.
Per chiudere la rappresentazione gli attori hanno formato una „scultura liquida“ ed infine „la nave“.
La comunità italiana dell’Unione Pastorale Zimmerberg ringraziano Don Gabor e coloro che si sono adoperati, sia in cucina che nel preparare i dolci, sia per l’ottima riuscita della serata, e tutta l’equipe del Teatro dell’Improvvisazione di Zurigo.
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