„Insieme“ a Horgen

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Sabato 17 ottobre si è celebrata a Horgen la messa bilingue chiamata “Insieme”. Questo “Insieme”, a differenza degli altri, ha avuto un contenuto speciale: la cerimonia per l’insediamento del nostro nuovo missionario Don Gábor.
La funzione, si è tenuta in una chiesa gremita di persone e in un atmosfera solenne e molto sobria.
Al suono d’inizio, hanno fatto il loro ingresso sull’altare, oltre a Don Gábor, Mons. Luis Capilla responsabile della cura pastorale degli immigranti nel cantone Zurigo, Mons. Leandro Tagliaferro coordinatore nazionale delle Missioni Cattoliche di Lingua Italiana in Svizzera, il parroco di Horgen Jaroslaw Jan Jakus, Mons. Antonio Spadaccini e Don Mario Plona.
Monsignor Capilla, ha cominciato la liturgia bilingue, seguita dalla lettura del decreto di nomina, scritta dal vescovo che incaricava ufficialmente Don Gábor alla guida della Missione Cattolica Italiana dello Zimmerberg e della professione di fede. Al termine, c’è stata per così dire, la vestizione del nuovo missionario, al quale, Monsignor Capilla ha consegnato il calice e la patena, ufficializzando così, l’inizio del suo ministero nella nostra comunità, il tutto seguito da un emozionante applauso, partito spontaneamente dalla gente, per dare un caloroso benvenuto a Don Gábor tra noi. Molto toccante è stata anche l’omelia di Monsignor Tagliaferro, la quale sottolineava in modo paterno ma molto fermo, i compiti principali del missionario, non tralasciando però di elencare anche quelli della comunità nel cercare di instaurare un rapporto basato sulla sincerità, sulla costruttività e sul reciproco rispetto, aiutando il missionario nell’adempimento del proprio ministero.
Al termine, nella sala parrocchiale di Horgen, è stato allestito un ricco aperitivo organizzato dalla missione, con l’infallibile supporto dei Montefalconesi, comunità molto numerosa in quel di Horgen, alla quale noi tutti siamo molto grati per il loro grande aiuto in varie occasioni e perché no, per la loro ottima cucina.
Al termine, molti di noi, non hanno potuto non notare un enorme autobus a due piani che sostava davanti al centro parrocchiale. Ci è stato spiegato che quell’autobus portava gente da Wetzikon, Uster, Pfäffikon e Dübendorf cioè dell’Oberland-Glattal, quindi, ex parrocchiani di Don Gabor i quali hanno voluto essere presenti a questo avvenimento. Una signora mi ha avvicinato davanti alla’autobus, era in procinto di salirvi, si è voltata un ultima volta indietro e poi guardandomi mi ha detto: - Siete fortunati ad averlo, trattatelo bene -. Era buio, non ho visto bene, ma avrei giurato che quella signora avesse le lacrime agli occhi.
M. Steiger