Giovedì 9 settembre, a Thalwil, è stato organizzato, dal gruppo volontariato e dalla Missione Cattolica Italiana di Horgen un pomeriggio culturale – informativo dedicato, nello specifico, ai problemi di salute dell’anziano. L’appuntamento era al nuovo Zentrum della chiesa cattolica alle ore 14.30. Relatore: il dott. Edgar Widmer, puntuale anzi con anticipo arriva, purtroppo però, all’orario previsto non arriva nessuna persona! Con imbarazzo, delusione e un po’ di nervosismo attendiamo fiduciose.
Finalmente, qualcuno arriva, circa una decina di persone. È chiaro che persone anziane a Thalwil e dintorni ne esistono molte di più di una decina, probabilmente non c’è interesse o si pensa di conoscere, di sapere, ma io suppongo che cose dette da un esperto diano più certezze! Peccato!...
Finalmente verso le 15.15 introdotto con garbo da don Gabor, inizia il pomeriggio previsto con il dott. Widmer. Il nostro relatore con voce pacata, serena, riesce a creare un’atmosfera di “calore e simpatia”.
Egli parla in generale delle problematiche fisiche dell’anziano, ma preferisce rispondere a delle domande specifiche. Emergono vari problemi tra cui quel famoso, temuto morbo di Alzheimer che terrorizza un po’ tutti: non ci sono purtroppo, medicine in grado di sconfiggerlo! Ci sono metodi per rinforzare la memoria: continuando a leggere, far parte della società, coltivando amicizie, frequentando gruppi, parole crociate etc. mai rinchiudersi in solitudine! Una cosa importante per i nostri acciacchi è l’attività motoria, la ginnastica è da fare con cautela, dietro consiglio medico.
Camminare, passeggiare è utile anche nell’ipertensione, diabete ed anche al buonumore. Una cosa essenziale per la nostra salute è di accontentarsi, essere in pace con se stessi, con il proprio io, vivere in armonia con chi ci sta accanto, saper perdonare senza remore con il cuore pieno di odio danneggia solo la sua salute. Ecco qui io ho intravisto uno stralcio di vangelo, un connubio tra fisicità e spiritualità tra corpo e spirito! Grazie dott. Widmer che con la sua pazienza e competenza di medico ha saputo farci intravedere anche una “scintilla di cielo”.
Abbiamo concluso il pomeriggio, in amicizia, con una tombolata, una tazza di caffè, e una fetta di torta.
Righetto Fernanda