Nona puntata

storia
Don Giorgio da una famiglia a cena negli anni ‘60-70

Don Giorgio alla sua venuta, fu ospitato provvisoriamente dall’allora parroco di Adliswil, Don Muntwyler, nella mansarda della casa parrocchiale, poi, per avere più libertà personale, si trasferì in un condominio al primo piano della Sandackerweg ad Adliswil, vicino alla ferrovia. La sorella e il cognato di Don Giorgio, che lavoravano alla Brown Boveri di Baden, gli facevano visita regolarmente ogni settimana, per le mansioni domestiche e personali e ogni tanto anche la madre che risiedeva a Chiavenna, restava a lungo con lui.
Intanto le riunioni dello Zweckverband e della Zentralkommission si susseguivano senza sosta per organizzare giuridicamente la nascita della Missione Cattolica Italiana Albis.
Il trasferimento a Horgen di Don Giorgio nel 1965, presso la Burghaldenstrasse 7, sede parrocchiale della chiesa cattolica, era inevitabile per abbracciare le comunità italiane di Adliswil, Langnau e Horgen che contavano allora sulle 7.500 anime, nel circondario di Horgen.
Don Giorgio alloggiava in un appartamento dell’ultimo piano della casa parrocchiale, di fronte a quello del parroco svizzero, dall’alloggio del nostro missionario si potevano vedere le carceri circondariali e i carcerati, al pianterreno del centro parrocchiale, vi era l’ufficio della missione con una biblioteca di libri italiani molto bene fornita.
Negli orari di ufficio la Missione era molto frequentata dai nostri connazionali, non solo per problemi religiosi, ma anche sociali e scolastici, perché allora, potendo frequentare solo tre anni la scuola italiana, i ragazzi dovevano iniziare i corsi di quella locale svizzera, arrivando così a dover fare i conti con il problema della lingua.
Intanto si formano i primi statuti sotto la guida dell’allora presidente dott. Moll di Adliswil e i delegati delle altre comunità, il rappresentante della commissione centrale era il signor Amherd.
La Missione Cattolica Albis era ormai una realtà. Don Giorgio, poi, dalla casa parrocchiale si trasferì nella zona di Kalkhofen, sempre a Horgen, in un appartamento condominiale. Gli impegni pastorali nelle comunità erano molti, spesso veniva a trovarlo un amico missionario dal Belgio, Don Bruno, che gli dava una mano.
Nelle feste religiose importanti, come Natale e Pasqua, venivano da Como, dei sacerdoti Guanelliani per aiutarlo, ormai era inevitabile che per far fronte a tutti gli impegni, ci voleva la presenza di un altro missionario. La soluzione venne dalla Curia vescovile di Bergamo, un giovane sacerdote voleva fare esperienza missionaria all’estero, Don Franco Besenzoni...
Alla prossima!
Claudio Forchini