Prima puntata

Storia_MCLI
Don Giorgio, Sig. Ballabio e Herr Weber ad Adliswil negli anni 60-70

In occasione del venticinquesimo della Missione, Don Giorgio scriveva: “... venni dal Belgio, dove mi trovavo dal 1951 e giunsi a Zurigo nel 1964, con destinazione Glattbrugg – Wallisellen, periferia di Winterthur, e poi, a causa di una bega ecclesiastica tra il parroco di Glattbrugg e l’allora vicario generale Teobaldi, si nega a quella parrocchia gremita di emigranti italiani. Don Bruno, direttore della MCI di Winterthur, diplomatico –
arrangiatore e fac – totum di città e dintorni, mi ospitò, in attesa di una nuova soluzione, in una specie di noviziato sui generis, memorabile, in compagnia di Don Romano Onori. Passai quindi ad Effretikon e poi, alla fine del 1964, ad Adliswil, ospite di quella parrocchia del Decanato Albis. Inizia la Missione Adliswil, Langnau, Horgen. Alla Burghaldenstrasse 7 di Horgen, arrivai nel gennaio 1965, con una Missione la cui popolazione si aggirava sulle 7.500 unità, sparsa nel Bezirk Horgen.”
Si formarono i primi statuti sotto la presidenza del Signor Moll di Adliswil, i delegati delle altre Comunità e un rappresentante della Commissione Centrale, il Signor Amherd.
Nel 1968 giunse in aiuto dalla provincia di Bergamo Don Franco. Nel 1973 Don Giorgio lasciò la Missione Albis per l’Engadina e, in sua vece, arrivò alla Missione Don Giordano Mondini, quindi, nel 1976, fu il turno di Don Luigi Salvi, sostituito poi nel 83 da Orlando Don Gerardo.
Mi sembra doveroso ricordare che il venticinquesimo della Missione, coincideva con i venticinque anni di permanenza di Don Franco nella Missione.
Don Giorgio inoltre ricordava che: “All’inizio non c’era ne denaro ne mobilio per l’abitazione. Qui si fecero avanti gli amici veri, con spontanee offerte e con arredamenti occasionali che costituivano solo il necessario.”
Le A.C.L.I. di Adliswil, con l’aiuto della loro preziosa presenza e leale collaborazione, poi altri laici, sacerdoti svizzeri, accompagnatori per le messe e aiuti per il coro liturgico. Questi, cari lettori, fu l’inizio di una storia che, durante il nostro lungo percorso, vi racconteremo.
Claudio Forchini