Disposizioni in merito alla situazione coronavirus

Covid-19 e futuro
Un giorno venne chiesto a Pizia, sacerdotessa dell'oracolo di Delfi, chi fosse l'uomo più sapiente del mondo e questa rispose che era Socrate. Socrate fu completamente sconcertato da tale risposta, dato che in realtà non sapeva nulla, e tuttavia un dio non poteva mentire. Se ne andò quindi tra gli uomini reputati saggi per vedere se poteva dimostrare l'errore del dio: dialogò con poeti, artigiani e politici. Costoro, messi di fronte alle proprie contraddizioni e inadeguatezze provarono stupore e sgomento, apparendo per ciò che erano, ossia dei presuntuosi ignoranti che non sapevano di essere tali. Ed allora Socrate concluse che era veramente l'uomo più sapiente: loro (i presunti saggi) credevano di sapere e non sapevano, lui invece non sapeva, ma nemmeno credeva di sapere.
Questo brano estrapolato dall’”Apologia di Socrate” di Platone ci offre uno spunto per provare a ragionare su come sarà il mondo post Covid-19. Un dato è inconfutabile: esisteva un mondo pre virus ed esisterà un mondo post virus e la linea di demarcazione tra le due fasi sono stati i primi mesi del 2020. Abbiamo avuto delle certezze ed una vita “normale”, ma sappiamo poco o nulla di cosa sarà la vita da ora in poi. Non abbiamo la pretesa di capire cosa sia successo e di chi siano le eventuali responsabilità, ma è un momento storico propizio per tracciare una linea di demarcazione e pensare al futuro con il presupposto fondamentale che dobbiamo sempre ricordarci che “sappiamo di non sapere”, e quindi fuggire dinanzi alle conclusioni rapide e semplicistiche di molti esperti, o presunti tali.
Non abbiamo soluzioni da proporre ai lettori, vogliamo solo aprire un dibattito all'interno delle diverse sensibilità individuali e, se possibile, un confronto con chi ci circonda e può pensare in maniera differente alla nostra. Ricordiamoci sempre di ascoltare tutti, e soprattutto chi ha opinioni differenti alle nostre, dato che solo gli stolti non cambiano mai idea, ed il confronto aiuta a capire meglio.
Le dimensioni di analisi sono molteplici, ma per semplicità ci soffermeremo in tre direzioni che riassumono la vita di un uomo: 1) scuola e lavoro; 2) cultura, tempo libero e viaggi; 3) religione.
Scuole e uffici hanno sofferto un lungo periodo di chiusura, e sono probabilmente l'ambito in cui i modelli classici organizzativi sono stati messi in maggior discussione. Nel “mondo di prima” il modello generale prevedeva un'organizzazione abbastanza rigida, in cui spesso la lezione/il lavoro “cadevano” dall'alto: il professore e il capo ufficio dicevano cosa fare entro quando. Ma ora? Lo “smart working” sarà uno strumento adeguato per il confronto e la crescita professionale e personale? E cosa cambierà per chi non può beneficiarne? Lavorare da casa permette di annullare i tempi di trasferimento e di conciliare meglio le esigenze di famiglia e lavoro, ma siamo sicuri di non utilizzare il “tempo recuperato” per lavorare, ed essere raggiungibili, e quindi spesso disponibili, per qualsiasi richiesta a qualsiasi ora? E la scuola? La didattica a distanza diventerà una valida alternativa alla ‘lezione frontale’ o il rapporto tra insegnante e classe in un'aula fisica non potrà mai essere sostituito? Forse una integrazione tra le due modalità? Ancora non abbiamo la visione d'insieme per capirlo e implementare un modello valido.
Nel mondo pre-Covid eravamo abituati a prendere spesso degli aerei, per lavoro o per diletto, pianificando ad esempio spesso con molto anticipo dove andare e quando. Ma ora? Avrà ancora senso fare lunghi viaggi, con il rischio che vengano annullati, o che peggio ci si ritrovi in una stanza di albergo o di ospedale in qualche paradiso turistico? Ammettendo di ridurre il raggio degli spostamenti, avrà ancora senso fermarsi ad ammirare la Cappella Sistina magari solo per un tempo limitato con il terrore di ammalarsi al minimo colpo di tosse di qualche altro turista? Spesso incontrare una persona di persona è utile e proficuo, a volte molto più di una videoconferenza: ma è così indispensabile incontrare clienti e fornitori a centinaia e centinaia di km di distanza ogni settimana? Un effetto positivo della crisi è stato un minor livello di inquinamento atmosferico: ma questo beneficio è sostenibile nel tempo? Qual è il corretto equilibrio tra benessere economico e sociale ed ambiente?
L'elemento spirituale è apparentemente il meno colpito dal virus, in quanto per sua natura si occupa di metafisica, e quindi di qualcosa che sta “al di la’” della nostra vita e dei nostri problemi quotidiani. La crisi ci ha resi sicuramente più riflessivi: “L’uomo non è che una canna, la più fragile di tutta la natura; ma è una canna pensante. [...]. L'universo non sa nulla. Tutta la nostra dignità sta dunque nel pensiero.” Questo pensava Pascal, filosofo nel ‘600: continuerà questa esigenza di pensiero, o verremo risucchiati nel gorgo del “qui ed ora” tipico della frenesia moderna?
L'obiettivo di questo articolo non è offrire delle soluzioni, a quello servono i saggi ed i politici (nel senso nobile della parola), ma solamente suggerire degli spunti di riflessione che tutti noi possiamo sviluppare. Non sappiamo nulla di cosa ci accadrà, siamo nel bel mezzo di una crisi epocale e di impatto esistenziale: la parola “crisi” deriva dal greco, e significa separare ciò che serve da ciò che non è più necessario, riconoscendo quali siano i veri valori da portare sempre con sè e quali invece le apparenze di cui possiamo fare a meno. E proprio questo auguriamo a voi lettori, con l'augurio che riusciate a trasformare questa crisi in un’opportunità per voi, le vostre famiglie ed il mondo intero.



AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Ormai sappiamo che stiamo vivendo un periodo storico che nessuno di noi ha sperimentato prima, iniziano le prime concessioni ed aperture ma per quanto riguarda la normale vita pastorale fino almeno all’8 di giugno non ci saranno cambiamenti.
Se da una parte iniziamo ad abituarci a questo nuovo contesto, abbiamo imparato a convivere con la distanza, le norme igieniche e la privazione delle nostre piccole e grandi abitudini quotidiane, dall’altro permane un perenne senso di disorientamento: viviamo perlopiù chiusi in casa, unico rifugio sicuro dal virus che sta colpendo l’intero pianeta, limitiamo al minimo i contatti sociali e gli impegni e guardiamo con paura ed incertezza a tutto ciò che ci riserva il mondo esterno e il futuro stesso. Spesso ci ritroviamo a giudicare le azioni e i comportamenti degli altri, esulando anche dalla mera sfera sanitaria (dove è ovviamente fondamentale e necessario rispettare le regole e le indicazioni che vengono date per poter superare il prima possibile questo momento) sfociando in quello che è un giudizio sulle persone in sé. La situazione di incertezza generale, la paura per noi e per le persone a noi care e questo incattivimento che la reclusione e l’alienazione dal mondo può portare, fa spesso venire meno anche la nostra dimensione spirituale e la voglia di pregare.
Fondamentale però, per poter preservare la nostra identità di cristiani, è non farci travolgere e sopraffare da questa situazione e dalle nuove emozioni che inevitabilmente ha portato in ognuno di noi, smettere di cercare continui nemici e venirsi invece incontro per sostenersi a vicenda. Siamo abituati a coltivare la nostra fede e la nostra cristianità con incontri e riti consolidati, quali la Messa, la Scuola della Parola o gli appuntamenti di taglio più sociale come le feste o le gite organizzate, entrambi – sfera spirituale e sfera conviviale – sono pilastri che hanno sostenuto e accompagnato tutta la nostra vita pastorale. È difficile riuscire a mantenere viva “a distanza” la nostra necessità spirituale ma non impossibile; oltre alla necessità di ritagliarsi dei momenti di raccoglimento individuale, la Missione si è adeguata alla situazione creando una rete social: ogni domenica viene caricata sul canale YouTube della Missione (accessibile all’indirizzo UPZimmerberg YouTube) un’omelia sulle Letture del giorno. Questo momento, anche se non in diretta, aiuta alla riflessione personale così da mantenere la sacralità della domenica e a non perdere la consuetudine della messa festiva; settimanalmente viene inoltre caricato sul profilo Instagram (mcli_upz) un pensiero spirituale: riferendosi sempre al Vangelo della settimana, abbiamo la possibilità di una riflessione spirituale che ci accompagni durante queste difficili giornate. Ogni venerdì continua la Scuola della Parola dove abbiamo la possibilità di confrontarci, partendo da un brano biblico o evangelico, su tematiche che riguardano la nostra quotidianità. Per poter partecipare, è possibile accedere alla piattaforma Zoom tramite il link riportato sulla homepage del sito della Missione (lemissioni.org/zimmerberg). Questa nuova modalità social, consolidata ormai da diverse settimane, sta avendo un ottimo successo, sempre più fedeli della nostra comunità si collegano traendone beneficio e grande forza.
Ricordiamo che la homepage del sito è costantemente aggiornata sia per le attività sulle piattaforme social del momento sia per quelle che stiamo pianificando per la ripresa dopo la pausa estiva.
Ci auguriamo che tutti possiamo mantenere salda e viva la nostra fede, creando nuove abitudini e aderendo a queste nuove modalità di incontro, rendendole parimenti efficaci per nutrire il nostro spirito.

RIAPERTURA DELLE CELEBRAZIONI E ATTIVITÀ
La Missione guarda con ottimismo al futuro. Già sappiamo che dal 28 maggio possiamo ricominciare con delle celebrazioni eucaristiche, vi chiediamo di seguire le indicazioni delle singole parrocchie. Se dovessero venire permesse altri incontri pastorali, questi saranno disciplinati da specifiche regole di mantenimento del distanziamento e della prevenzione igienico/sanitaria e, per questo motivo, non prevediamo attività prima della riapertura scolastica di fine agosto. Ma abbiamo già pensato a due momenti per dopo l’estate, che verranno confermati in base all’evoluzione della Pandemia, ma che vogliamo anticiparvi come segno di speranza per una prossima ripresa della vita “normale”.


L’impatto del coronavirus sulla MCLI Zimmerberg

Il coronavirus, benché portatore di incertezza, ansia e solitudine, ci permette di affrontare nuove e stimolanti sfide, facendoci uscire dalla nostra zona di "comfort". Come permettere ai fedeli di continuare a seguire, per quanto possibile, le attività offerte dalla MCLI? Le "routines" ci tranquillizzano, per cui sarebbe fondamentale mantenere appuntamenti ricorrenti per garantire l’idea di normalità. È questo il tema che abbiamo affrontato, ed a cui abbiamo risposto utilizzando degli strumenti partecipativi che ci vengono offerti dalla tecnologia: le videoconferenze ed i video caricati su "Youtube".
L’omelia domenicale ed eventualmente altri video verranno caricati su “Youtube”, uno strumento oramai classico (il canale della missione è accessibile al nostro indirizzo:
UPZimmerberg - YouTube).
Per ciò che riguarda gli altri incontri, come per esempio le liturgie del periodo Pasquale, le "letture della Bibbia" e l’incontro dei giovani adulti "Agorà”, avverranno tramite videoconferenze. La MCLI ha analizzato i diversi strumenti offerti dal mercato, ed alla fine ha optato per la piattaforma "Zoom": abbiamo creato una "stanza virtuale", a cui tutte le persone che lo desiderano hanno accesso per poter partecipare all’incontro. L’indirizzo di questa "stanza" è il medesimo per ogni incontro:
https://zoom.us/j/4251802050. Nel caso foste interessati potete esercitarvi, ed accedervi direttamente via telefono cellulare oppure attraverso i programmi di accesso alla rete, come ad esempio "Internet Explorer" o "Google Chrome". Le videoconferenze già pianificate per i prossimi mesi di marzo ed aprile riguarderanno le liturgie del periodo Pasquale, le "Letture della Bibbia" e l’incontro dei giovani adulti "Agorà": le date e le ore degli incontri sono riassunti nella tabella delle attività della missione, ma vi chiediamo la cortesia di controllare sul sito internet della MCLI per eventuali cambiamenti o nuovi appuntamenti.
Le videoconferenze sono uno strumento nuovo per molti di noi, per cui è importante familiarizzare con la "netiquette", ossia le regole di comportamento della chiamata:

Ci saranno probabilmente degli inconvenienti e dei problemi tecnici che vi aiuteremo a risolvere, ma speriamo di fornirvi un servizio gradito.
Vi aspettiamo numerosi ai nostri prossimi incontri!

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